martedì, settembre 27, 2005

Per chi ancora dovesse, per sbaglio o per altro, capitare su questa pagina.
Questo è l'ultimo post di questo blog...scritto non tanto perchè ne sentivo il bisogno, quanto per il fatto che in questo momento non ho altro da fare.
PERCHè chiudere il blog? non me la sento di rispondere a una tale, futile domanda. mi viene meglio rispondere a un'altra: perchè APRIRE un blog?
si, perchè irrimediabilmente dopo qualche mese speso a pensare a idee, cose, in maniera del tutto leggera e spensierata, ti viene da pensare che non conta nulla, che non ci credi, perchè la vita non ha nulla a che fare con qualche stronzata scritta su una pagina virtuale.Perchè leggo altri blog seguendo mille link e mi rendo conto che non riesco a leggerne più di 2 righe. Forse perchè ho incontrato solo futilità e autoreferenzialismo, e mai sostanza. Forse perchè dunque mi sono accorto che stavo facendo qualcosa di ridicolo,seguire un grosso gregge. Una scia. In fondo a chi importa cosa guardo, cosa ascolto...è già pieno di cineblog, indieblog, radioblog, fotoblog supercazzolablog...perchè mai appesantire ulteriormente un circuito così malsano? perchè sprecare una mezzora per piazzare il link figo, la foto, o scrivere qualche menata che non può e non deve interessare ad alcuno, forse neanche a me stesso? Non che il blog fosse il primo dei miei pensieri...arrivava magari 20esimo...ma penso sia già troppo.Sarà che quando nella tua vita non hai nulla a cui pensare davvero, hai davvero tempo di pensare alla merda. Quando penso che c'è gente che aggiorna il proprio cineblog ogni giorno, per ogni film che guarda, scrivendo stronzate che possono interessare solo alla sua schiera di amici "cinebloggers"...mi viene da ridere. mi viene da vomitare sulle vostre tastiere sozze di ignoranza, vacuità e gretto narcisismo. mi viene da vomitare per il solo fatto che per un innocuo e insignificante periodo della mia vita ho seguito il Nulla attribuendogli un significato. Se qualcos'altro verrà fuori da questa testa nichilista, sarà sotto diversa forma. e soprattutto sotto diversi scopi che non la mera autocelebrazione. fottetevi tutti, con affetto.

martedì, luglio 12, 2005

Camera Zimmer

Image Hosted by imagehosting.us

Aprite la porta.

Entrate nell'armadio.
Questo è inizio.

Poche parole che aprono una canzone e un mondo. il più piccolo e il più grande degli universi.
Per tentare di descrivere l'indescrivibile.
Bisogna chiudere gli occhi quando si tenta di ascoltare Camera Zimmer, progetto di un triumvirato dalle modenesi origini terrene ma che sembra provenire da un mondo a sè stante.
Ma forse chiudere gli occhi non basta.
Un gruppo fantasma che non ha immagine, che ha solo suoni e parole e concetti imprescindibili da qualsiasi realtà cui siamo abituati.
Come in una pittura del Bosch, dove piccoli e infidi demoni passeggiano a braccetto con umani pietosi e grotteschi, dove non c'è una chiara linea di demarcazione tra ciò che è reale e ciò che è pura fantasia. Un limbo nel quale è difficile entrare e dal quale è mpossibile uscire.
Urla dilaniate si fondono con melodie menestrelliche, disperazione si incrocia con rassegnazione, un attimo dopo con rabbia incosciente e ilarità putrefante.
Questo mi sento di dire su(i) Camera Zimmer. Ed è troppo poco, ma troppo per le mie membra angosciate.
E spero che nessuno di voi ne senta mai parlare. Potrebbe non essere il momento adatto.

lunedì, luglio 11, 2005

Persino I Corvi Perplessi - Prima Posa

Image Hosted by imagehosting.us

Giovanni Fantasia

venerdì, luglio 08, 2005

Cicale e Posaceneri

Come si fa a entrare nella cunzia digitando posacenere su google le cicale sono indice di estate ma solo in Giappone perchè le sento nei film nei cartoni Evangelion si me lo ricordo città vuota deserta solo le forze della NERV E QUEL PROTAGONISTA SUA MADRE è IL ROBOT BIOLOGICO E QUELLE FOTTUTE CICALE SEMPRE TEMPERATURA INNALZATA PER SCIOGLIMENTO DELLE CALOTTE POLARI artica vodka menta le cicale fastidiosefastidiose Heather Parisi alza la gamba e cicale e Ferrara anche li ci sono sempre le cicale e zanzare tigre caldo insopportabile infanzia e bacinella bianco opaco morbida plastica dentro battipanni ero biondo una volta e ricciolo poi lo sono tornato biondo ma finto ora non mi tingo neanche piu i capelli ma vorrei e poi lo facevo 'estate l'estate del 98 si motorino casco e capelli color platino un pò stopposi secchi ma mi piacevano e sempre là sotto ci trovavamo d'estate seduti a firmare con un pennarello nero WYATT YAKU S.K. due riccioli uscivano da quella doppiavvu sul lastricato di marmo della parete del condominio capelli biondi corti volevo le punte ma poi me li sono fatti tutti mi cavavo il casco e cercavo la sorpresa negli altri a mdoena in autobus caldo puzza di mucosa e pelle lacerata da coltellino svizzero una volta ciò tagliato la pizza taglia da dio in effetti ma mica posso rubare dalla sala operatoria un bisturi anche se me l'ha chiesto un mio amico

venerdì, luglio 01, 2005

Mr. Vendetta (Simpathy for Mr. Vengeance)














Dopo un lungo periodo d'assenza, dovuto a questioni improrogabili e di più alta priorità, torno a calcare la cyber-superficie del blog.
Mr. Vendetta (nella compassionevole traduzione italiana) mi capita tra le mani quasi per caso, offerto e consigliato dalla videonoleggiatrice di fiducia, che evidentemente conosce i suoi polli.
Park Chan-Wook(Mr Old Boy) riprende seguendo quello che potrei definire come il copione asiatico della cinematografia: punto di vista straniato, esterno, un occhio sulle vicende assolutamente freddo e distaccato. Forse la caratteristica peggio tollerata dal pubblico occidentale, ma che da a tutto un tocco di realismo essenziale, mai sporcato dai clichè emotivi dei personaggi. L'osservatore si sente dentro la vicenda, non dentro ai protagonisti della vicenda.
Park tramuta le tristi, crudeli avventure di un ragazzo sordomuto in un messaggio di denuncia sociale (il teatro è la capitalistica Corea del Sud) da cui nessuno esce salvo: le vittime diventano carnefici e i carnefici diventano vittime, ma tutti hanno i loro scheletri nell'armadio. La disperazione del ragazzo nel cercare di salvare la sorella bisognosa di un trapianto di rene lo portano ad affrontare scelte ingenue e pericolose. la sfortuna e il suo handicap naturale determineranno le gravi conseguenze che tramuteranno la sua volontà in rabbia e alienazione.
Il risultato sarà, in una sola parola, tragedia.
L'intreccio è portato avanti in modo impeccabile, col fine di evocare un senso di oppressione crescente nello spettatore. E nel finale non manca quella dose di violenza quasi immancabile, quasi a voler suggellare tutto ciò che è stato narrato fino a quel momento.
L'esplosione dopo l'implosione.
L'unico difetto attribuibile a quest'opera è la forse eccessiva lentezza di alcune scene, e la discutibile utilità di altre. Non avendo visto Old Boy, di due anni più vecchio di questo Simpathy for Mr. Vengeance, è doverosa una riflessione: il monopolio del cinema asiatico è nelle mani di Quentin Tarantino. Se lui alza il pollice, viene importato il film e tutta la restante filmografia del regista. Se Tarantino tace, ci toccherà andare a vedere l'ennesima Guerra dei mondi. Grottesco, eh?

giovedì, giugno 09, 2005

Noir, mon amour

Per chi ha visto Sin City, e come me ha ritrovato la voglia di noir.
Mediocrissimi della passata stagione (e quindi non recensiti - purtroppo - in questa sede)che sento di consigliare vivamente.

I Gangsters (The Killers), Robert Siodmak, 1946


se questo non è noir, almeno è grigio. Intrighi, truffe e (falsi) amori tra gangsters e "svedesi" tenebrosi, dove le pallottole sparate sono meno delle sigarette fumate per organizzare il colpo in questione.

M - Il mostro di Dusseldorf Fritz Lang, 1931


I mediocrissimi si occupano anche di grande cinema, perchè mediocrissimo non è una definizione, è una attitudine. e così riscopriamo un capolavoro indiscutibile. Gli ultimi 20 minuti sono attualità pura. dove finisce la malattia e inizia la malvagità? Chi è il vero mostro, l'incapace di agire secondo natura sociale o il popolino che pretende sommaria giustizia chiamando a gran voce la sua morte?

Dark City Alex Proyas, 1998

Un fantanoir uscito in sordina ma che risulta decisamente godibile, per trama e ambientazione.

Il pasto nudo David Cronenberg, 1991

Cronenberg. Borroughs. Kafka?. Che altro dire.

sabato, maggio 28, 2005

HOLA, FAUVES!!!

Image Hosted by imagehosting.us

domenica, maggio 22, 2005

Persino I Corvi Perplessi - Sesta istantanea

Image Hosted by imagehosting.us

venerdì, maggio 20, 2005

Fave ad un passo da Benicàssim

Dopo l'apparizione su All Music di ieri pomeriggio, una notizia ancora più bella e più importante:
LES FAUVES IN FINALE.

Da progettodemo.com

Finalmente siamo in grado di annunciare i finalisti dell’edizione 2005 di Progetto Demo. Il finalista scelto dal pubblico è Carpacho! con 263 voti. La giuria, formata dal direttore del FIB Heineken, dal direttore del Soundlabs Festival e dal direttore de Il Mucchio Extra ha deciso che gli altri 2 gruppi finalisti saranno Cat Claws e Les Fauves.

Il prossimo giovedì 26 maggio avrete occasione di ascoltare dal vivo i tre eletti in occasione della finale che si celebrerà presso lo Zoobar di Roma, a partire dalle ore 21. L’appuntamento sarà arricchito dalla presenza di Paolo Benvegnù che si esibirà come artista invitato.

L’ingresso alla finale è gratuito, fino ad esaurimento della capacità del locale.

Vi ricordiamo che il vincitore, scelto dalla giuria al termine dell’esibizione con una nuova votazione, sarà invitato a partecipare al Soundlabs Festival di Roseto degli Abruzzi e al Festival Internacional de Benicàssim in Spagna.

Una gioia ancora maggiore per il fatto che la band nostrana è stata selezionata dalla giuria e non dalla votazione popolare.
Forza ragazzi, la cunzia tutta è con voi.

mercoledì, maggio 18, 2005

[DVD] 21 Grammi - Il peso dell'anima -



Prendete Million dollar Baby. La sua drammaticità da favoletta urbana trita e ritrita. la sua regia perfetta, da scolaretto educato e diligente. Le banalità che fluiscono copiose dalla bocca del narratore e da quei gran pezzi di attori che sono Clint Eastwood e Hilary Swank. Guardate 21 grammi, se non l'avete già fatto, e ditemi qual è il vero capolavoro.
Questo è uno di quei film che ti proponi sempre di vedere, e che poi, per un motivo o per un altro, ti lasci scappare per più di un anno. E dire che avevo già potuto apprezzare Inàrritu con Amores Perros, grandioso in tutti i sensi, non solo perchè dura la bellezza di 2 h e 45 m.
Forse le critiche non entusiastiche avevano finora distolto la mia attenzione da questo lavoro.
Fatto sta che ora l'ho visto e l'ho trovato splendido.
Pochi registi sanno affrontare certe tematiche riuscendo a essere al tempo stesso crudi, profondi e senza cadere nel baratro del "già visto".
La regia di Inàrritu è inconfondibile...ma quella telecamera costantemente vibrante in 21 grammi sa fermarsi e trovare riposo nelle scene più toccanti, facendo capire che il paragone con Tarantino (emerso con Amores Perros) non può che essere limitante.
Un cardiopatico in attesa del trapianto, una neo-vedova e un criminale redento fanatico del Signore (Sean Penn, Naomi Watts e Benicio del Toro, in una sola parola: immensi) sono i tre personaggi che si incontrano e si scontrano per tutti i 120 minuti in quello che è uno spaccato di dolore quotidiano, descritto con un realismo cocente.
L'utilizzo del flasback/flashforward è magistrale. Può lasciare inizialmente storditi, è vero, ma più si procede più lo si apprezza. Non sono spezzoni mescolati a caso, si tratta anzi di un mosaico sapientemente costruito per accompagnare lo spettatore in un pathòs che lascia spiazzati, sebbene la fine la si conosca già.
Perchè il confronto con Million Dollar Baby? La trattazione del tema del dolore è agli antipodi. La cinematograficità della pugilessa paralizzata a vita si scontra con il fastidio sordo e continuo evocato da 3 vite assurde; la vecchia parabola del sogno spezzato è surclassata dall'angosciante storia di chi sogni non ne ha in quanto essere umano, di chi è spaesato in quel limbo circolare tra la vita e la morte in cui solo il destino può manovrare.

lunedì, maggio 16, 2005

Per un pugno di Fave

Image Hosted by imagehosting.us

Les Fauves.
Questo il nome del fenomeno musicale emergente dai laboratori segreti di Psyche Zenobia.
Da oggi fino a giovedì 19 potete aiutarli a raggiungere un posto sul palco del FIB 2005, andando su www.progettodemo.com.
Ora più che mai serve il nostro e il vostro aiuto per fare emergere una delle più interessanti giovani band nostrane.
E che sia solo l'inizio, visto che rischiano seriamente di approdare anche altrove.

Colgo l'occasione per ricordare ai miei fidi lettori le prossime date che vedono impegnati, oltre ai suddetti, i già acclamati Vina3, già sicuri partecipanti all' Arezzo Wave 2005.

4 Giugno - Vina3: Nerdz Summer Festival 2005 - Parco della Pace, Nonantola (MO)

10 Giugno - Vina3: “Emergenza” Rock Festival, finale - Transilvania Live, Reggio Emilia

11 Giugno - Les Fauves: Pig@rt Rock Festival - Parma

18 Giugno - Vina3: “Sacca Rock 2005” - Polisportiva Sacca, Modena

9 Luglio - Les Fauves: Castello Live Festival - Vicenza

10 Luglio - Vina3: Castello Live Contest - Vicenza

domenica, maggio 15, 2005

Persino I Corvi Perplessi - Quinta istantanea

Image Hosted by imagehosting.us

giovedì, maggio 12, 2005

[VHS] Man on the moon

Andy Kaufman, Jim Carrey e l'insostenibile leggerezza dello spettatore.
Image Hosted by imagehosting.us
La banalità formale ci mette in grado di giudicare, nella maggior parte dei casi.
Di ciò siamo compiaciuti. Possiamo tronfiarci della nostra esperienza visiva per puntare il dito.
Tu. film mediocre.
A volte però senti qualcosa dentro. Qualcosa si è mosso. Subitanea, la razionalità si agita per disfarsene. No, tu non puoi farti prendere. Tu sei giudice e boia di te stesso prima ancora di ciò cui sei posto di fronte, quando osservi quel succedersi di fotogrammi. La regola è stare un gradino sopra e non abbassarti mai.

Man on the moon non è il più bel film che ho visto. A dire la verità non rientra neanche tra i primi 30, sicuro. Ma Man on the moon ti frega come Andy Kaufman fregava l'audience.
Nel lontano '99 tutti mi dicevano "non adarlo a vedere, non fa ridere". Non fa ridere. c'è Jim Carrey, e non fa ridere. Ovviamente non andai a vederlo.
Ma la stoltezza appartiene alla massa quanto ai severi giudici degli aspetti formali, che in questo caso possono divertirsi finchè vogliono a disintegrare quell'esile e scontatina sceneggiatura.
A chi può piacere una cosa del genere? Non fa ridere, cazzo. E non è nemmeno questo gran film da altri punti di vista.
Il messaggio. Esso si insinua e ti restituisce il colpo che intendevi sferrare, e lo fa di soppiatto. Ci si rende conto che è un film realizzato, seppur inconsciamente, per non essere capito o apprezzato oltre misura. Perchè il personaggio di cui parla non è stato mai capito. E perchè l'attore che lo interpreta era destinato, da quel momento, a non essere più capito.
Questo nella loro grandezza. Nel loro non porsi un clichè artistico da seguire alla lettera.
L'importante in fondo è creare un'aspettativa, e successivamente una reazione. Che sia positiva o negativa, chi se ne importa, l'obiettivo è raggiunto. E la soddisfazione più grande è raggiungerne la consapevolezza.
Voi continuatevi a prendervi sul serio, come fanno tutti. Io riderò dionisicamente.

mercoledì, maggio 11, 2005



Domenica 29 Maggio 2005
A Sozzigalli - Soliera (Modena) - Italia
Presso il Circolo "Centro Civico" (Ritrovo Sportivo)
Ritrovo: ORE 14.00

Edizione GENTE DI MARE ciclisti, mascherate varie, musica dal vivo, bancarelle, lambrusco, bici speciali, gnoc frit, cena e campeggio, balli scatenati!

Ma che cos’è la Popolarissima della Balorda?
Dal lontano 1995 i balordi si incontrano almeno una volta all’anno per partecipare alla gara più anti-agonistica che avete mai visto.
Una bella biciclettata in campagna dove molti balordi si presentano con Grazielle ed altri mezzi d’annata, tandem, mezzi corazzati, trasformati, modificati geneticamente.
Una corsa basata sulle pause ristoro, dove gli atleti daranno il meglio di loro stessi. E’ facile fare una gara con le barrettine energetiche, prova tu con mortadella, ciccioli e lambrusco in pancia! E’ li che si vede l’atleta balordo!
Sono sempre di più i balordi che si bardano con vestiti veramente “speciali”.
Grazie al Ritrovo Sportivo di Sozzigalli grande festa, con animasioni di vario stampo: dj Osama ci allieterà con la sua musica trash, concerto eccezionale che farà ballare anche gli alberi per le pause ristoro... forse viene anche Zorro!

Quest'anno non mancheremo. Non abbiamo mai partecipato alla popolarissima, un motivo in più per partecipare a questa decima edizione.vi consiglio di visitare il sito della Popolarissima, soprattutto la sezione foto in cui potete davvero rendervi conto di cosa significa essere balordi!Ora vi ricordo le regole della gara:

1) E' vietato l'utilizzo di mezzi professionistici (bici da corsa, mountain bike, ecc...).
2) Si beve vino e si mangia porco.
3) E' obbligatoria la sosta nei punti ristoro dei primi due giri, ma soprattutto è obbligatorio mangiare e bere come delle bestie durante la sosta.
4) L'ultimo giro è l'unico veramente agonistico, nei primi due è vietata la fuga.
5) E' gradito abbigliamento d'annata e/o carnevalate varie.
6) A giudizio insindacabile della giuria sarà allontanato chiunque si presenterà vestito in modo decoroso.
7) Nell'ambito della legge vigente, è ammessa qualsiasi scorrettezza durante la gara.
8) No Pugnette. No Bella Gente. Sì Gente Valida!
9) Nel rispetto della popolazione autoctona e dei nostri testicoli: assolutamente NO BONGHISTI!

Amen.

martedì, maggio 10, 2005

Persino I Corvi Perplessi - Quarta Istantanea

Dopo il terra di Siena ed il rosso cariato di ruggine sull’Ottocento del Vic. Shopping Centre, dopo il riverbero nero di Jack – aria cinerea, courses di carne per cinque e cinquanta, le suppellettili come grafite profonda – ed il grattacielo della stazione che s’erge con denso nitore di nuvole, vetro e cemento sulla bottega di scarpe e la stanza da tè nelle luci di neon – sette gradini soltanto dagli sportelli di biglietteria – dopo che hai preso negli occhi lo sparo di sabbia che è il vento appuntito del North .shire, eccoli, i corvi. Cartocci di vino e di birra nei piedi inzuppati di neve. Armature di abiti, spesse di odore. Una sigaretta – una banconota a pacchetto – non è che ce l’hai? c’è sonno di notte? è così che si muore?
E il treno per York scivola lungo le fiaccole gialle dentro il Victoria Car Park, ed è sera.