lunedì, gennaio 10, 2005

[DVD] Coffee and cigarettes


GZA, RZA e Bill Murray

GZA:"ehi, ma tu sei proprio Bill ricomincio-da-capo-inculo-fantasmi Murray!"

In un giorno come il 10 gennaio 2005, non andava visto altro film che questo.
Un paio dicaffè, qualche sigaretta,due (o tre) personaggi famosi, un tavolino da bar rigorosamente a quadri. Una serie di cortometraggi d'autore nati a partire da quello pilota, girato nel lontano 1986 per il "Saturday night live", starring Roberto Benigni e Steven Wright. I protagonisti si scambiano battute semplici, a volte banali, quasi obbligate, intermezzate da pause a tratti imbarazzanti. Steve Buscemi nelle vesti di cameriere intrattiene con un monologo tarantiniano sulla teoria del gemello cattivo di Elvis; Cate Blachett si incontra/scontra con la cugina pecora nera della famiglia, rocker e pungente (interpretata dalla stessa attrice); I fratelli White discutono sulla teoria di Tesla del mondo come una cassa di risonanza acustica; Iggy Pop e Tom Waits che si lanciano permalose frecciatine. Dialoghi a volte ironici, a volte inutili, il più delle volte senza senso.
Col susseguirsi degli episodi si intravede però la meccanica, il gioco sottile che fa da comune conduttore, e iniziano a tornare fuori sempre gli stessi temi, in bocca a personaggi diversi: la cattiva abitudine di un pranzo a base di caffè e sigarette, Nikola Tesla, l'associazione musica/medicina...il loop degli argomenti assurdi culmina negli ultimi due corti, quello con Bill Murray e i due Wu-Tang Clan, e quello con due Valdimir e Estragon del 2000 che riflettono sul mondo e immaginano che il loro caffè sia champagne. Così mi piacerebbe definirlo, un moderno Waiting for Godot, più ironico che tragico, ma che comunque riflette a volte incomunicabilità, inutilità della conversazione. Uno che prova a instaurare un rapporto, l'altro che prova a distruggerlo sul nascere (vedi "cugine" e "cugini?"), uno che dice "quelle sigarette ti uccideranno!", e l'altro che risponde "tu bevi troppo caffè!"...uno che dice "e se immaginassimo che questo caffè fosse champagne, come quello che bevono nell'alta società?" e l'altro che lo riporta alla realtà "a me non piace lo champagne, preferisco il caffè nero e sincero come questo...anche se però fa davvero schifo!"...Beckettiano.