giovedì, maggio 12, 2005

[VHS] Man on the moon

Andy Kaufman, Jim Carrey e l'insostenibile leggerezza dello spettatore.
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La banalità formale ci mette in grado di giudicare, nella maggior parte dei casi.
Di ciò siamo compiaciuti. Possiamo tronfiarci della nostra esperienza visiva per puntare il dito.
Tu. film mediocre.
A volte però senti qualcosa dentro. Qualcosa si è mosso. Subitanea, la razionalità si agita per disfarsene. No, tu non puoi farti prendere. Tu sei giudice e boia di te stesso prima ancora di ciò cui sei posto di fronte, quando osservi quel succedersi di fotogrammi. La regola è stare un gradino sopra e non abbassarti mai.

Man on the moon non è il più bel film che ho visto. A dire la verità non rientra neanche tra i primi 30, sicuro. Ma Man on the moon ti frega come Andy Kaufman fregava l'audience.
Nel lontano '99 tutti mi dicevano "non adarlo a vedere, non fa ridere". Non fa ridere. c'è Jim Carrey, e non fa ridere. Ovviamente non andai a vederlo.
Ma la stoltezza appartiene alla massa quanto ai severi giudici degli aspetti formali, che in questo caso possono divertirsi finchè vogliono a disintegrare quell'esile e scontatina sceneggiatura.
A chi può piacere una cosa del genere? Non fa ridere, cazzo. E non è nemmeno questo gran film da altri punti di vista.
Il messaggio. Esso si insinua e ti restituisce il colpo che intendevi sferrare, e lo fa di soppiatto. Ci si rende conto che è un film realizzato, seppur inconsciamente, per non essere capito o apprezzato oltre misura. Perchè il personaggio di cui parla non è stato mai capito. E perchè l'attore che lo interpreta era destinato, da quel momento, a non essere più capito.
Questo nella loro grandezza. Nel loro non porsi un clichè artistico da seguire alla lettera.
L'importante in fondo è creare un'aspettativa, e successivamente una reazione. Che sia positiva o negativa, chi se ne importa, l'obiettivo è raggiunto. E la soddisfazione più grande è raggiungerne la consapevolezza.
Voi continuatevi a prendervi sul serio, come fanno tutti. Io riderò dionisicamente.