sabato, maggio 28, 2005
domenica, maggio 22, 2005
venerdì, maggio 20, 2005
Fave ad un passo da Benicàssim
Dopo l'apparizione su All Music di ieri pomeriggio, una notizia ancora più bella e più importante:
LES FAUVES IN FINALE.
Da progettodemo.com
Finalmente siamo in grado di annunciare i finalisti dell’edizione 2005 di Progetto Demo. Il finalista scelto dal pubblico è Carpacho! con 263 voti. La giuria, formata dal direttore del FIB Heineken, dal direttore del Soundlabs Festival e dal direttore de Il Mucchio Extra ha deciso che gli altri 2 gruppi finalisti saranno Cat Claws e Les Fauves.
Il prossimo giovedì 26 maggio avrete occasione di ascoltare dal vivo i tre eletti in occasione della finale che si celebrerà presso lo Zoobar di Roma, a partire dalle ore 21. L’appuntamento sarà arricchito dalla presenza di Paolo Benvegnù che si esibirà come artista invitato.
L’ingresso alla finale è gratuito, fino ad esaurimento della capacità del locale.
Vi ricordiamo che il vincitore, scelto dalla giuria al termine dell’esibizione con una nuova votazione, sarà invitato a partecipare al Soundlabs Festival di Roseto degli Abruzzi e al Festival Internacional de Benicàssim in Spagna.
Una gioia ancora maggiore per il fatto che la band nostrana è stata selezionata dalla giuria e non dalla votazione popolare.
Forza ragazzi, la cunzia tutta è con voi.
LES FAUVES IN FINALE.
Da progettodemo.com
Finalmente siamo in grado di annunciare i finalisti dell’edizione 2005 di Progetto Demo. Il finalista scelto dal pubblico è Carpacho! con 263 voti. La giuria, formata dal direttore del FIB Heineken, dal direttore del Soundlabs Festival e dal direttore de Il Mucchio Extra ha deciso che gli altri 2 gruppi finalisti saranno Cat Claws e Les Fauves.
Il prossimo giovedì 26 maggio avrete occasione di ascoltare dal vivo i tre eletti in occasione della finale che si celebrerà presso lo Zoobar di Roma, a partire dalle ore 21. L’appuntamento sarà arricchito dalla presenza di Paolo Benvegnù che si esibirà come artista invitato.
L’ingresso alla finale è gratuito, fino ad esaurimento della capacità del locale.
Vi ricordiamo che il vincitore, scelto dalla giuria al termine dell’esibizione con una nuova votazione, sarà invitato a partecipare al Soundlabs Festival di Roseto degli Abruzzi e al Festival Internacional de Benicàssim in Spagna.
Una gioia ancora maggiore per il fatto che la band nostrana è stata selezionata dalla giuria e non dalla votazione popolare.
Forza ragazzi, la cunzia tutta è con voi.
mercoledì, maggio 18, 2005
[DVD] 21 Grammi - Il peso dell'anima -
Prendete Million dollar Baby. La sua drammaticità da favoletta urbana trita e ritrita. la sua regia perfetta, da scolaretto educato e diligente. Le banalità che fluiscono copiose dalla bocca del narratore e da quei gran pezzi di attori che sono Clint Eastwood e Hilary Swank. Guardate 21 grammi, se non l'avete già fatto, e ditemi qual è il vero capolavoro.
Questo è uno di quei film che ti proponi sempre di vedere, e che poi, per un motivo o per un altro, ti lasci scappare per più di un anno. E dire che avevo già potuto apprezzare Inàrritu con Amores Perros, grandioso in tutti i sensi, non solo perchè dura la bellezza di 2 h e 45 m.
Forse le critiche non entusiastiche avevano finora distolto la mia attenzione da questo lavoro.
Fatto sta che ora l'ho visto e l'ho trovato splendido.
Pochi registi sanno affrontare certe tematiche riuscendo a essere al tempo stesso crudi, profondi e senza cadere nel baratro del "già visto".
La regia di Inàrritu è inconfondibile...ma quella telecamera costantemente vibrante in 21 grammi sa fermarsi e trovare riposo nelle scene più toccanti, facendo capire che il paragone con Tarantino (emerso con Amores Perros) non può che essere limitante.
Un cardiopatico in attesa del trapianto, una neo-vedova e un criminale redento fanatico del Signore (Sean Penn, Naomi Watts e Benicio del Toro, in una sola parola: immensi) sono i tre personaggi che si incontrano e si scontrano per tutti i 120 minuti in quello che è uno spaccato di dolore quotidiano, descritto con un realismo cocente.
L'utilizzo del flasback/flashforward è magistrale. Può lasciare inizialmente storditi, è vero, ma più si procede più lo si apprezza. Non sono spezzoni mescolati a caso, si tratta anzi di un mosaico sapientemente costruito per accompagnare lo spettatore in un pathòs che lascia spiazzati, sebbene la fine la si conosca già.
Perchè il confronto con Million Dollar Baby? La trattazione del tema del dolore è agli antipodi. La cinematograficità della pugilessa paralizzata a vita si scontra con il fastidio sordo e continuo evocato da 3 vite assurde; la vecchia parabola del sogno spezzato è surclassata dall'angosciante storia di chi sogni non ne ha in quanto essere umano, di chi è spaesato in quel limbo circolare tra la vita e la morte in cui solo il destino può manovrare.
lunedì, maggio 16, 2005
Per un pugno di Fave
Les Fauves.
Questo il nome del fenomeno musicale emergente dai laboratori segreti di Psyche Zenobia.
Da oggi fino a giovedì 19 potete aiutarli a raggiungere un posto sul palco del FIB 2005, andando su www.progettodemo.com.
Ora più che mai serve il nostro e il vostro aiuto per fare emergere una delle più interessanti giovani band nostrane.
E che sia solo l'inizio, visto che rischiano seriamente di approdare anche altrove.
Colgo l'occasione per ricordare ai miei fidi lettori le prossime date che vedono impegnati, oltre ai suddetti, i già acclamati Vina3, già sicuri partecipanti all' Arezzo Wave 2005.
4 Giugno - Vina3: Nerdz Summer Festival 2005 - Parco della Pace, Nonantola (MO)
10 Giugno - Vina3: “Emergenza” Rock Festival, finale - Transilvania Live, Reggio Emilia
11 Giugno - Les Fauves: Pig@rt Rock Festival - Parma
18 Giugno - Vina3: “Sacca Rock 2005” - Polisportiva Sacca, Modena
9 Luglio - Les Fauves: Castello Live Festival - Vicenza
10 Luglio - Vina3: Castello Live Contest - Vicenza
domenica, maggio 15, 2005
giovedì, maggio 12, 2005
[VHS] Man on the moon
Andy Kaufman, Jim Carrey e l'insostenibile leggerezza dello spettatore.
La banalità formale ci mette in grado di giudicare, nella maggior parte dei casi.
Di ciò siamo compiaciuti. Possiamo tronfiarci della nostra esperienza visiva per puntare il dito.
Tu. film mediocre.
A volte però senti qualcosa dentro. Qualcosa si è mosso. Subitanea, la razionalità si agita per disfarsene. No, tu non puoi farti prendere. Tu sei giudice e boia di te stesso prima ancora di ciò cui sei posto di fronte, quando osservi quel succedersi di fotogrammi. La regola è stare un gradino sopra e non abbassarti mai.
Man on the moon non è il più bel film che ho visto. A dire la verità non rientra neanche tra i primi 30, sicuro. Ma Man on the moon ti frega come Andy Kaufman fregava l'audience.
Nel lontano '99 tutti mi dicevano "non adarlo a vedere, non fa ridere". Non fa ridere. c'è Jim Carrey, e non fa ridere. Ovviamente non andai a vederlo.
Ma la stoltezza appartiene alla massa quanto ai severi giudici degli aspetti formali, che in questo caso possono divertirsi finchè vogliono a disintegrare quell'esile e scontatina sceneggiatura.
A chi può piacere una cosa del genere? Non fa ridere, cazzo. E non è nemmeno questo gran film da altri punti di vista.
Il messaggio. Esso si insinua e ti restituisce il colpo che intendevi sferrare, e lo fa di soppiatto. Ci si rende conto che è un film realizzato, seppur inconsciamente, per non essere capito o apprezzato oltre misura. Perchè il personaggio di cui parla non è stato mai capito. E perchè l'attore che lo interpreta era destinato, da quel momento, a non essere più capito.
Questo nella loro grandezza. Nel loro non porsi un clichè artistico da seguire alla lettera.
L'importante in fondo è creare un'aspettativa, e successivamente una reazione. Che sia positiva o negativa, chi se ne importa, l'obiettivo è raggiunto. E la soddisfazione più grande è raggiungerne la consapevolezza.
Voi continuatevi a prendervi sul serio, come fanno tutti. Io riderò dionisicamente.
La banalità formale ci mette in grado di giudicare, nella maggior parte dei casi.
Di ciò siamo compiaciuti. Possiamo tronfiarci della nostra esperienza visiva per puntare il dito.
Tu. film mediocre.
A volte però senti qualcosa dentro. Qualcosa si è mosso. Subitanea, la razionalità si agita per disfarsene. No, tu non puoi farti prendere. Tu sei giudice e boia di te stesso prima ancora di ciò cui sei posto di fronte, quando osservi quel succedersi di fotogrammi. La regola è stare un gradino sopra e non abbassarti mai.
Man on the moon non è il più bel film che ho visto. A dire la verità non rientra neanche tra i primi 30, sicuro. Ma Man on the moon ti frega come Andy Kaufman fregava l'audience.
Nel lontano '99 tutti mi dicevano "non adarlo a vedere, non fa ridere". Non fa ridere. c'è Jim Carrey, e non fa ridere. Ovviamente non andai a vederlo.
Ma la stoltezza appartiene alla massa quanto ai severi giudici degli aspetti formali, che in questo caso possono divertirsi finchè vogliono a disintegrare quell'esile e scontatina sceneggiatura.
A chi può piacere una cosa del genere? Non fa ridere, cazzo. E non è nemmeno questo gran film da altri punti di vista.
Il messaggio. Esso si insinua e ti restituisce il colpo che intendevi sferrare, e lo fa di soppiatto. Ci si rende conto che è un film realizzato, seppur inconsciamente, per non essere capito o apprezzato oltre misura. Perchè il personaggio di cui parla non è stato mai capito. E perchè l'attore che lo interpreta era destinato, da quel momento, a non essere più capito.
Questo nella loro grandezza. Nel loro non porsi un clichè artistico da seguire alla lettera.
L'importante in fondo è creare un'aspettativa, e successivamente una reazione. Che sia positiva o negativa, chi se ne importa, l'obiettivo è raggiunto. E la soddisfazione più grande è raggiungerne la consapevolezza.
Voi continuatevi a prendervi sul serio, come fanno tutti. Io riderò dionisicamente.
mercoledì, maggio 11, 2005
Domenica 29 Maggio 2005
A Sozzigalli - Soliera (Modena) - Italia
Presso il Circolo "Centro Civico" (Ritrovo Sportivo)
Ritrovo: ORE 14.00
Edizione GENTE DI MARE ciclisti, mascherate varie, musica dal vivo, bancarelle, lambrusco, bici speciali, gnoc frit, cena e campeggio, balli scatenati!
Ma che cos’è la Popolarissima della Balorda?
Dal lontano 1995 i balordi si incontrano almeno una volta all’anno per partecipare alla gara più anti-agonistica che avete mai visto.
Una bella biciclettata in campagna dove molti balordi si presentano con Grazielle ed altri mezzi d’annata, tandem, mezzi corazzati, trasformati, modificati geneticamente.
Una corsa basata sulle pause ristoro, dove gli atleti daranno il meglio di loro stessi. E’ facile fare una gara con le barrettine energetiche, prova tu con mortadella, ciccioli e lambrusco in pancia! E’ li che si vede l’atleta balordo!
Sono sempre di più i balordi che si bardano con vestiti veramente “speciali”.
Grazie al Ritrovo Sportivo di Sozzigalli grande festa, con animasioni di vario stampo: dj Osama ci allieterà con la sua musica trash, concerto eccezionale che farà ballare anche gli alberi per le pause ristoro... forse viene anche Zorro!
Quest'anno non mancheremo. Non abbiamo mai partecipato alla popolarissima, un motivo in più per partecipare a questa decima edizione.vi consiglio di visitare il sito della Popolarissima, soprattutto la sezione foto in cui potete davvero rendervi conto di cosa significa essere balordi!Ora vi ricordo le regole della gara:
1) E' vietato l'utilizzo di mezzi professionistici (bici da corsa, mountain bike, ecc...).
2) Si beve vino e si mangia porco.
3) E' obbligatoria la sosta nei punti ristoro dei primi due giri, ma soprattutto è obbligatorio mangiare e bere come delle bestie durante la sosta.
4) L'ultimo giro è l'unico veramente agonistico, nei primi due è vietata la fuga.
5) E' gradito abbigliamento d'annata e/o carnevalate varie.
6) A giudizio insindacabile della giuria sarà allontanato chiunque si presenterà vestito in modo decoroso.
7) Nell'ambito della legge vigente, è ammessa qualsiasi scorrettezza durante la gara.
8) No Pugnette. No Bella Gente. Sì Gente Valida!
9) Nel rispetto della popolazione autoctona e dei nostri testicoli: assolutamente NO BONGHISTI!
Amen.
martedì, maggio 10, 2005
Persino I Corvi Perplessi - Quarta Istantanea
Dopo il terra di Siena ed il rosso cariato di ruggine sull’Ottocento del Vic. Shopping Centre, dopo il riverbero nero di Jack – aria cinerea, courses di carne per cinque e cinquanta, le suppellettili come grafite profonda – ed il grattacielo della stazione che s’erge con denso nitore di nuvole, vetro e cemento sulla bottega di scarpe e la stanza da tè nelle luci di neon – sette gradini soltanto dagli sportelli di biglietteria – dopo che hai preso negli occhi lo sparo di sabbia che è il vento appuntito del North .shire, eccoli, i corvi. Cartocci di vino e di birra nei piedi inzuppati di neve. Armature di abiti, spesse di odore. Una sigaretta – una banconota a pacchetto – non è che ce l’hai? c’è sonno di notte? è così che si muore?
E il treno per York scivola lungo le fiaccole gialle dentro il Victoria Car Park, ed è sera.
E il treno per York scivola lungo le fiaccole gialle dentro il Victoria Car Park, ed è sera.
giovedì, maggio 05, 2005
I Mediocrissimi escono dalla fogna
è mio estremo piacere dare la lieta novella: la rassegna dei Mediocrissimi, fenomeno subculturale che viene portato avanti da quasi un anno e mezzo nei sotterranei di Sassuolo, sarà reso pubblico perchè tutti possano trarne godimento.
Al momento sarebbe fuorviante dirvi molto altro, posso solo dirvi che l'iniziativa è praticamente ufficializzata grazie alla collaborazione dell'associazione culturale Korova di Sassuolo, che ringrazio per l'opportunità fornitaci.
Per ora vi do solo una data, il 31 Ottobre 2005, come probabile inizio della rassegna. Ma di volta in volta sarò pronto a darvi nuove notizie e indiscrezioni. Alla prossima settimana, spero, già l'elenco dei film che verranno proiettati.
martedì, maggio 03, 2005
Persino I Corvi Perplessi - Terza Istantanea
Il ThirtySix per Leeds attraversa l’elevata d’intonaco umido e ferro e bulloni fra la stazione dei treni ed il Vic. Shopping Centre, una dozzina di volti assonnati con gli occhi vaghi riversi in strada, i fari che pungono per un istante i vetri di Hat on Top. Al Caffè Nero – dentro un abbozzo di luci attutite dalle lavagne e dal legno opaco dei tavoli e delle pareti – si servono piano le prime tazze, un commesso ripiega e sistema sul muro i giornali del venti gennaio, rimpinza ridendo le ceste davanti alla cassa di buste di zucchero azzurre, un signore in occhiali e velluto s’imbeve di fatti e di calma dietro lo scudo di carta del Guardian – il tè che si fredda e gli manda vapore, è sospeso, il tempo – e le vetrine velate di cielo con le loro poltrone d’assenza sono una dinner di Hopper, e piove nevischio. Quando comincio i gradini asfaltati che scendono verso King’s Road e trapassano Cheltenham Back e le sue linee gialle, fra le pattumiere ed i muri di ruvida pietra, è la neve. E sugli specchi dell’Harrowing Conference Centre non c’è che un riflesso uniforme di grigio metallo.
Al 58 di Cheltenham Mount, sugli scalini imbiancati ed acquosi all’ingresso, mi levo di dosso gli sputi di neve battendomi maniche e petto, m’asciugo le mani sfregandole appena sui pantaloni d’acrilico – c’è un taglio che non ricordavo sul polpastrello dell’indice – ora il portone schiamazza con voce veloce di elettricità, si ritrae di un invito per farsi infilare, due plichi di lettere e pubblicità già sbirciate e mischiate sulle sporgenze di legno smaltato, richiami di banche di Parliament Street, i destinatari partiti, abitanti di un’altra città per un mese ed un altro paese pensato una sera soltanto, deciso, valigie, un biglietto affettuoso distante, una lacrima a volte, e si parte davvero adesso.
L’astuccio sottile e stellato di Dixi e quello rosso e robusto di Pacino’s Pizza concludono il sacco dell’immondizia, alcuni fiammiferi di patatine dentro una macchia di unto; il tavolo ha sporco e brandelli di carta, tabacco, bicchieri, un sacchetto di dolci strappato, biscotti McVitie’s Digestive, un accendino di plastica verde ed un posacenere, e sulla moquette altra carta, di fazzoletti, di involucri di sigarette e di ricevute dell’Asda, come frammenti di un unico scoppio invisibile e sordo. Ed invischiato nelle coperte sudate e disfatte della sua disadorna stanza in penombra – un secchio alla testa del letto a raccogliere il vomito, un contenitore di pence, abiti sparsi, rabbia, rifiuti – con il respiro sonoro sopra il cuscino molliccio e gli occhi di palpebra esausta, Redo. Redentore Valerio. Settantadue pounds in un conto Lloyds Bank.
G. Fantasia
Al 58 di Cheltenham Mount, sugli scalini imbiancati ed acquosi all’ingresso, mi levo di dosso gli sputi di neve battendomi maniche e petto, m’asciugo le mani sfregandole appena sui pantaloni d’acrilico – c’è un taglio che non ricordavo sul polpastrello dell’indice – ora il portone schiamazza con voce veloce di elettricità, si ritrae di un invito per farsi infilare, due plichi di lettere e pubblicità già sbirciate e mischiate sulle sporgenze di legno smaltato, richiami di banche di Parliament Street, i destinatari partiti, abitanti di un’altra città per un mese ed un altro paese pensato una sera soltanto, deciso, valigie, un biglietto affettuoso distante, una lacrima a volte, e si parte davvero adesso.
L’astuccio sottile e stellato di Dixi e quello rosso e robusto di Pacino’s Pizza concludono il sacco dell’immondizia, alcuni fiammiferi di patatine dentro una macchia di unto; il tavolo ha sporco e brandelli di carta, tabacco, bicchieri, un sacchetto di dolci strappato, biscotti McVitie’s Digestive, un accendino di plastica verde ed un posacenere, e sulla moquette altra carta, di fazzoletti, di involucri di sigarette e di ricevute dell’Asda, come frammenti di un unico scoppio invisibile e sordo. Ed invischiato nelle coperte sudate e disfatte della sua disadorna stanza in penombra – un secchio alla testa del letto a raccogliere il vomito, un contenitore di pence, abiti sparsi, rabbia, rifiuti – con il respiro sonoro sopra il cuscino molliccio e gli occhi di palpebra esausta, Redo. Redentore Valerio. Settantadue pounds in un conto Lloyds Bank.
G. Fantasia
lunedì, maggio 02, 2005
He only comes out at night
Da BillyCorgan.it:
28/04/2005 - Concerto in Italia
Billy sarà in Europa molto presto per presentare il suo nuovo album TheFutureEmbrace. Milano ospiterà quella che è per ora l'unica data italiana del tour. Il 6 giugno infatti Corgan suonerà all'Alcatraz.
Dal sito ufficiale apprendiamo che i fan si dovranno aspettare dal "pioniere del rock moderno" "una vitale esperienza visuale-auricolare che riflette il suono panoramico e di tensione intermittente dell'album". Precisiamo che l'album sarà nei negozi soltanto a partire dal 21 giugno, anche se sulla rete già circolano un paio di canzoni e il video di Walking Shade. Al momento Billy sta visitando già alcune città europee per un tour promozionale fatto di interviste per la stampa e la televisione. A Parigi e ad Amburgo alcuni fan hanno potuto incontrare il loro beniamino, dopo che questi aveva dato loro appuntamento dalle pagine del proprio blog!
Nient' altro da dire. Il mio fanatismo sta uscendo allo scoperto. Farò in modo di esserci. Solo per vederlo ancora una volta.